sabato 10 agosto 2013

Dipendente non pagato


Cassazione: «Ti rechi a lavoro in moto? Niente indennizzo in caso di incidente!»

Se il dipendente può arrivare al lavoro a piedi o con i mezzi pubblici, in caso di incidente stradale sul proprio mezzo non ha diritto a nessun indennizzo. A sancirlo è stata la Corte di Cassazione, che ha rigettato il ricorso di un lavoratore della società partecipata Terme di Stabia di Castellammare.
L’uomo aveva chiamato in giudizio l’Inail chiedendo una «rendita da infortunio in itinere», dato che l’incidente era avvenuto nel tragitto che intercorre tra la sua abitazione e il posto di lavoro. I fatti risalgono al 15 settembre del 1997 quando il dipendente di Terme stava percorrendo corso Garibaldi a Castellammare a bordo della propria motocicletta. Improvvisamente un’automobile aveva cambiato bruscamente la direzione di marcia, investendo l’uomo che riportò gravi lesioni alle gambe.
Nella causa che ne seguì, il dipendente di Terme aveva affermato di aver avuto necessità di utilizzare il proprio mezzo per poter raggiungere in tempo, entro le 7, il posto di lavoro distante circa due chilometri dal luogo della propria abitazione. Questo poiché la prima corsa dell’autobus di linea era prevista per le 7 e 20. Per questo, il lavoratore aveva chiesto la costituzione di una rendita da infortunio, citando l’Inail e chiedendone la condanna al pagamento dell’indennità dovuta per legge. Ma ieri la Cassazione, al termine di una disputa giudiziaria lunga e complessa, gli ha dato definitivamente torto.
Già nel 2009 la Corte d’Appello di Napoli aveva rigettato l’impugnazione nei confronti dell’Istituto Nazionale Assicurazione sul Lavoro, ribadendo di fatto la sentenza emessa dal Tribunale di Torre Annunziata nel 2005. La Corte d’Appello, infatti, aveva ritenuto che «la scelta del ricorrente di usare il mezzo privato non fosse necessitata», rilevando inoltre che il prospetto degli orari degli autobus di linea «non consentiva di appurare le circostanze dedotte relativamente all’impossibilità di fare uso degli stessi per raggiungere il posto di lavoro».
Per il ricorrente, invece, il cosiddetto «rischio elettivo» (ossia il rischio causato dalla scelta arbitraria del lavoratore di preferire la moto ad altre soluzioni) avrebbe dovuto essere connesso al «criterio della ragionevolezza». Percorrere due chilometri a piedi, insomma, costringendo oltretutto l’uomo a muoversi di casa molto tempo prima avrebbe comportato un affaticamento che si sarebbe ripercosso «dannosamente» sull’attività lavorativa.
Un ragionamento che non ha fatto presa sui giudici. E infatti la Cassazione, con sentenza n. 6725 del 18 marzo scorso, ha rigettato l’ulteriore ricorso dell’uomo, che aveva impugnato la decisione della Corte d’Appello sottolineandone il «vizio di motivazione». «Anche a voler ammettere che il ricorrente avesse necessità di utilizzare il mezzo proprio in assenza di soluzioni alternative – si legge nella sentenza – la decisione impugnata risulta sorretta dall’accertamento che, in ogni caso, il tragitto era percorribile a piedi ovvero utilizzando un mezzo di trasporto pubblico. (…)

venerdì 9 agosto 2013

Le Poste intervengano sui Postamat

Sindacato Europeo dei Lavoratori sito: http://www.sindacatoeuropeolavoratori.it/ e-mail: segreteria-generale@sindacatoeuropeolavoratori.it
all’att.ne Simona Giorgetti Direttore Comunicazione Esterna email: segreteriace@posteitaliane.it telefono: 06.59587631; fax: 06.59587647 RELAZIONE CON I MEDIA responsabile: Pierpaolo Cito email: citopier@posteitaliane.it telefono: 06.59589008 Ufficio Stampa Nazionale responsabile: Patrizia Lombardo email: patrizia.lombardo@posteitaliane.it Le Poste intervengano sui Postamat Un paio di giorni fa c’era la coda al Postamat di Poste Italiane a Vergiate. (VA) Avvicinatomi per prelevare ho sentito le lamentele degli utenti che non riuscivano a prelevare a causa dei riflessi della luce solare. Non esiste un modo più sicuro per fare prelevare i soldi? Non c’è possibilità di mettere una tendina parasole per ovviare all’inconveniente? Una maggiore attenzione e sensibilità di Poste Italiane potrebbe con una modica spesa ovviare all’inconveniente. Giuseppe Criseo Segretario Generale Sindacato Europeo dei Lavoratori http://www.sindacatoeuropeolavoratori.it/ Malpensa,09.08.2013

domenica 4 agosto 2013

Risparmiare con Telepass

Vi ricordiamo che sull’Autostrada A3 Napoli-Salerno è attivo il sistema tariffario differenziato, riservato esclusivamente ai possessori di Telepass! Se sei cliente Telepass e viaggi in auto e moto, paghi solo la tratta che fai. E puoi risparmiare fino al 65% sul pedaggio! Ad esempio se entri a Barra ed esci a S. Giorgio a Cremano, senza Telepass paghi 2€ mentre con Telepass paghi solo 0,70€! Per questo con Telepass la convenienza è garantita! Ad ogni viaggio puoi risparmiare fino ad 1,30€ e ripagarti così un mese di canone! L’agevolazione tariffaria sarà riferita alla effettiva percorrenza del cliente, rilevata attraverso le boe Telepass poste in entrata e in uscita dall’autostrada, secondo la seguente tabella: Per maggiori informazioni consultare il sito internet www.autostrademeridionali.it, le F.A.Q. sul sito Telepass.it o contattare il numero verde 800.269.269.

venerdì 2 agosto 2013

Amsi difende Kyenge

A. M. S. I.

Associazione Medici di origine Straniera in Italia

Kyenge ,Amsi ,se la Ministra e nostra Collega kyenge fosse una nullità' come ha dichiarato qualche politico in ricerca di una visibilità' allora siamo tutti noi una nullità' ;15 mila medici ,35 mila infermieri ,4000 fisioterapisti ,3500 farmacisti ,300 psicologi ed un enorme esercito di professionisti ed intellettuali insieme ai piu' di 5 milione di cittadini di origine straniera in italia .
Bene Kyenge per la risposta alla lega ,non basta piu' esprimere solidarietà' ,vogliamo i fatti e decreti e non solo annunci e slogan pro o contro gli immigrati.

Foad Aodi 
Presidente Amsi e Fondatore di Uniti per Unire
Giuseppe Criseo
Sindacato Europeo dei Lavoratori